Brutti esempi e gesti belli

03 luglio 2024

Il Tour de France appena partito da Firenze ripropone immagini simili a quelle viste al Giro d’Italia un mese fa. Balzano ancora all’occhio i gesti sgradevoli di tanti atleti che gettano a lato strada qualsiasi cosa non serva più.
Noi che lavoriamo la plastica e produciamo barattoli, flaconi e tra questi anche borracce vorremmo ci fosse attenzione verso l’ambiente ed equilibrio nel valutare l’uso di una materia utilissima e tra le più riciclabili.

Ok, adesso l’UCI, l’Unione Ciclistica Internazionale, ha deciso di punire pesantemente, chi getta qualsiasi cosa al di fuori delle aree verdi predisposte durante le grandi gare a tappe.
È vero che i tifosi, specialmente i ragazzini, non vedono l’ora di raccogliere le borracce lanciate dai loro idoli. È vero che l’ambientalismo più stupido tende a criminalizzare qualsiasi cosa, in primis la plastica, dimenticandone le irrinunciabili qualità tecniche e la grande riciclabilità.
La questione è che vedere atleti applauditi da tutti lanciare la qualunque lungo le strade delle loro corse non è un bel vedere. Immaginiamo quanti ciclisti della domenica pensando di imitare i loro campioni lanceranno verso cespugli deserti i resti delle loro merende.

Mentre siamo felici che l’Uci si ponga l’obiettivo di traghettare il ciclismo verso il terzo millennio è bello ricordare le immagini di “Pogačar” al Giro mentre rallenta e regala la sua borraccia a un ragazzino che lo insegue lasciandogliela nelle mani.

guarda le nostre borracce